Anna Maria Boniello. Capri – Maxi sequestro a Capri da parte della Guardia di Finanza. Gli ufficiali di polizia giudiziaria del Comando Provinciale di Napoli, arrivati ieri mattina dalla terraferma, ed il nucleo operativo della tenenza locale hanno eseguito il provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Napoli che ha accolto la richiesta del Pm Luisanna Figliolia, il pubblico Ministero che ha portato avanti le indagini partite nel mese di marzo di quest’anno sulla lottizzazione abusiva che era stata realizzata ad Anacapri in una zona di notevole pregio ambientale nella località del Faro, di circa tre ettari. Unitamente al sequestro delle aree sono state indagate dalla Procura della Repubblica di Napoli ben trentadue persone, tra questi alcuni tecnici e professionisti del luogo che avevano presentato al comune i frazionamenti che sono stati ritenuti illeciti dai magistrati, un funzionario dell’ufficio tecnico comunale di Anacapri che ha firmato le autorizzazioni, unitamente ai proprietari originali delle particelle vendute ed infine gli acquirenti delle aree che sono state ricavate dal frazionamento abusivo. Il valore stimato dalla Procura si aggira intorno ai tredici milioni di euro. Ieri mattina la maxi-operazione che ha visto impegnati circa una ventina di uomini tra quelli arrivati dalla terraferma ed i militari che prestano servizio sull’isola, è durata per tutto l’arco della mattinata. Dopo aver catalogato le zone interessate al sequestro sono stati apposti i sigilli mediante la recinzione delle aree incriminati,all’interno delle quali erano state realizzate strutture abusive consistenti in locali per servizi igienici, depositi, garage, manufatti, basamenti in calcestruzzo, scale, recinzioni, passi carrabili, muri di confine e pavimentazioni in cemento di aree destinate al verde. La zona interessata dalla maxi-operazione è soggetta a vincolo paesaggistico ambientale e viene classificata come area a verde agricola e può essere destinata solo alla coltivazione. Pertanto in quest’area nessun’intervento edilizio può essere effettuato. Originariamente l’intera area apparteneva ad alcune società immobiliari che attraverso vari passaggi di mano hanno provveduto a frazionarla in ventotto particelle che sono state poi vendute a prezzo di mercato agli attuali acquirenti, e tra queste alcune società di persone o di capitali. L’intera area è ricca di una vegetazione particolare, dove regna la macchia mediterranea. La lottizzazione quindi in quella zona è totalmente vietata, anche se gli attuali proprietari l’hanno acquistata dopo che gli uffici tecnici comunali avevano provveduto a rilasciare licenze di frazionamento. L’inchiesta è nata nel mese di marzo in virtù di attività investigativa della guardia di finanza locale per la repressione degli abusivismi edilizi. Durante i controlli il nucleo operativo della tenenza della Guardia di Finanza di Capri, coordinata dal tenente Pietro Varlese, scoprì una vera e propria discarica a cielo aperto dove venivano depositati materiali di risulta provenienti dai cantieri edili, e da lì partì il primo sequestro che ha dato il via alle indagini che hanno portato poi stamani al maxi sequestro e alla notifica degli avvisi di garanzia per i reati di lottizzazione abusiva e Lavori abusivi in zona vincolata senza autorizzazione ambientale.