Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri ieri in via Provinciale Marina Grande di buon mattino c’erano un mazzo di fiori e un lumino. Un simbolo in memoria di Emanuele Melillo l’autista del bus che perse la vita nell’incidente della scorsa estate, comparso il giorno dopo la notizia delle notifiche degli avvisi di garanzia ai primi sei indagati, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli che ha l’obiettivo di fare luce sulle cause e sulla responsabilità del tragico incidente stradale. Disastro colposo, omicidio stradale e lesioni stradale multiple questi i reati ipotizzati, mentre è il 24 febbraio la data prevista per il conferimento dell’incarico al consulente tecnico della Procura per consentire gli accertamenti tecnici irripetibili. I sei indagati sono quattro funzionari responsabili dei dipartimenti viabilità della città metropolitana di Napoli, l’amministratore della società di autoservizio pubblico ed un medico. Il legale della famiglia Melillo, l’avvocato Giovanna Cacciapuoti già ieri aveva fatto sapere che «soltanto attraverso queste attività ha detto potremmo avere finalmente una risposta su quanto accaduto lo scorso luglio a Capri. La famiglia continua ad avere fiducia nell’operato della magistratura ha aggiunto Cacciapuoti e si augura che i tempi per espletamento di questo incarico siano brevi»