Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Comune unico dell’isola di Capri, si potrebbe anche pensare ad un referendum, intanto non si esclude un consorzio delle isole del golfo. Le possibilità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla terra dei Faraglioni renderebbero concreti e fattivi progetti che diversamente rischierebbero di rimanere nei sogni e nei pensieri degli isolani, lungimiranti e non, e invischiati nelle pastoie burocratiche e nei limiti che gravano sui piccoli comuni e sugli enti municipali di minore densità abitativa. Alleanze, unioni anche temporanee, invece, rappresenterebbero l’occasione di presentarsi con maggiore forza e peso alle centinaia di tavoli che si svilupperanno in questi e nei prossimi mesi con l’inizio del Pnrr, di gran lunga la più grande chance di portare il proprio territorio verso il futuro, in modo sostenibile e al passo con i tempi. Ed è anche per questo che dalla soffitta potrebbe essere rispolverata quella vecchia idea del supercomune, un ente unico che unisca per sempre Capri ed Anacapri, che, comunque, aldilà degli ultimi secoli, sono geograficamente una cosa sola e anche storicamente lo erano. Il consolidamento però di due comunità e identità, bandiere diverse, e anche santi patroni differenti, ha portato da svariate centinaia di anni capresi ed anacapresi ad essere abitanti dello stesso scoglio ma su sponde separate, a volte anche opposte, come raccontano libri e leggende che narrano addirittura di pietrate degli uni nei confronti degli altri, di teloni messi a dispetto per coprire il sole sull’altro versante dell’isola, di porta della differenza a confine dei due territori. Insomma una rivalità non indifferente, anche se ormai superata, che, comunque, in caso di referendum per la nascita del comune unico, creerebbe sicuramente il comitato a favore ma anche quello contro. Diverso sarebbe l’approccio, invece, di un’unione dei due comuni di Capri e di Anacapri che pur mantenendo labari e gonfaloni diversi, sarebbe ente unico soltanto dal punto di vista amministrativo. Un discorso simile a quello del consorzio delle isole del golfo, vale a dire una squadra composta da Capri, Ischia e Procida unita dalle grandi tematiche e dal Pnrr