Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Stop all’aliscafo delle ore 12.40 da Napoli per Capri e alla successiva corsa dall’isola azzurra verso la terraferma, ancora disagi sulle vie del mare. Il primo giorno della settimana, dal meteo ancora incerto, con l’avvio dei controlli sul possesso dei green pass a bordo i mezzi di trasporto ha avuto come inaugurazione anche la cancellazione del naviglio che collega Napoli con la terra di Tiberio prima del buco degli aliscafi sino alle 14.40. La soppressione di tale partenza ha portato, di conseguenza, anche a non effettuare la corsa delle ore 13.40 per la tratta inversa. Ed entrambi i forfait hanno portato ulteriori disagi agli utenti, isolani e pendolari in particolare. I primi hanno dovuto ripiegare sul traghetto delle ore 13.30 che salpa da Calata di Massa (un’ora e venticinque minuti di traversata secondo quanto si legge dal prospetto orario marittimi sul web, ma un’ora e quaranta minuti effettivi come testimoniato da qualsiasi passeggero) o attendere addirittura dopo il buco di due ore il successivo aliscafo delle ore 14.40. E se Atene piange, Sparta non ride, visto che anche per i pendolari che contavano di fare ritorno sulla terra natìa partendo alle ore 13.40, l’attesa è stata lunga, turisti fuori programma per dirla con ironia, ad aspettare la successiva corsa delle ore 15.25, con buona pace di impegni e programmi presi sulla terraferma. Una giornata che si va a far benedire, come si suol dire, se allo stringato e mal distribuito prospetto orario (a fronte di partenze anche ogni trenta minuti ci sono altre fasce della giornata con due ore di vuoto), si aggiungono anche le soppressioni delle corse previste. L’ennesimo disagio, dunque, come segnalato dall’utenza alla delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori da sempre in prima linea sui diritti alla mobilità, che potrebbe aggiungersi ai nuovi pronti ad affacciarsi all’orizzonte. Le previsioni meteo, infatti, non promettono nulla di buono con una vera e propria escalation che dal mare mosso di oggi dovrebbe sfociare in una burrasca con acque a dir poco agitate e onde che nei prossimi giorni sembra possano toccare anche quota tre metri