di Massimo Lionetti
QUELLO CHE VA
C’è la concreta possibilità che la lotta scudetto possa essere in questa stagione tra le più avvincenti degli ultimi anni. Milan e Napoli, sono già da settimane, protagoniste di un bel duello al quale l’Inter ha, per il momento, preferito non partecipare. Sono infatti ancora sette i punti che separano la Beneamata da chi comanda il campionato. Il derby doveva essere nerazzurro, ma così non è stato anche per effetto del calcio di rigore fallito da Lautaro, che tutto sembra essere, tranne un bomber navigato al quale basta, per fare gol, sentire l’odore di un portiere ferito. Anche in questa settimana ai punti vince il Milan, visto che il Napoli si fa ingabbiare dall’ottimo Verona di Igor Tudor. 12 gare, 10 vittorie e 2 pareggi tanto per i rossoneri che per i partenopei. Tanto di cappello. Adesso, o meglio dopo la pausa ci sarà Inter Napoli, altra occasione per i campioni d’Italia per sedersi al tavolo dello scudetto. Spalletti, però, non sarà assolutamente d’accordo.
QUELLO CHE NON VA
La Roma di Mourinho perde in laguna ed è adesso lecito farsi qualche domanda sul reale valore della squadra giallorossa. Prima di tutto va detto che il Venezia è una neopromossa che ha fatto del gioco e dell’atleticita’ il proprio top player, giusto per rimanere in tema. Se quando si va su quei campi non si ha l’umiltà di correre quanto l’avversario, si può perdere, può succedere. Diciamo che al momento per una squadra che ha sposato un progetto totalmente nuovo sono inciampi che possono verificarsi, non sarà così se questo tipo di incidenti si verificheranno nella seconda metà del campionato. Rischiano la clamorosa retrocessione due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano. Cagliari e Sampdoria hanno in comune il fatto di essere leggere nello spirito e nella tecnica. Serve un cambio di rotta immediato per salvare la categoria. Altro che Venezia.