Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Anacapri. Ciao Sergio. L’isola azzurra saluta il maestro Sergio Rubino, grande artista e ambasciatore di Capri nel mondo. Settantatre anni, autore di opere artistiche apprezzate e conosciute in tutto il mondo, commendatore del presidente della Repubblica su nomina di Oscar Luigi Scalfaro, ha firmato un incredibile patrimonio artistico. Dalle panchine maiolicate in piazza Diaz alla Capri in miniatura, dal restauro del Cristo Ligneo del 1700 dell’altare maggiore della chiesa di Santa Sofia al recupero degli stucchi dell’altare maggiore della chiesa di San Michele, dalla serie di cartoline Acquerelli di Capri alle duecento opere in ceramica sistemate lungo l’ecomuseo dei Fortini. Un piatto in ceramica realizzato dal maestro Rubino fu regalato dalla Regione Campania al papa Giovanni Paolo II. Un maestro indiscusso della maiolica, ma anche della ceramica, della scultura e della pittura. Proprio poche settimane fa, a Villa Lysis a Capri promossa da Emporium e Polis 3.0 c’è stata la sua mostra di acquerelli, dal titolo Capri Caput Mundi, con la sua visione dell’isola ai tempi di Tiberio ed Augusto, quando Capri era capitale dell’impero, quindi capitale del mondo. Ma quali dovevano essere stati i problemi affrontati da ingegneri e architetti romani per costruire sulla saxosa insula’? Come avveniva l’approvvigionamento dell’acqua? Com’erano decorate le ville? E i quartieri dei funzionari? A tutte queste domande ha cercato di rispondere il maestro Sergio Rubino, con una serie di bellissimi acquerelli. Marco Milano (c)riproduzione riservata