Fonte: Il Mattino di ieri 9 luglio 2021
di Anna Maria Boniello Massimo Zivelli
L’ AMBIENTE «Non si torna più indietro». Se i tempi per l’ istituzione dell’ Area Marina Protetta restano lunghi e comunque supereranno la stagione turistica in corso, la giunta municipale di Capri ha imboccato una scorciatoia, consapevole che il suo patrimonio ambientale rischia ogni giorno di più: è stato approvato infatti il «piano b» messo a punto dall’ assessore al mare Paola Mazzina per tutelare almeno la baia di Marina Piccola, quella dei Faraglioni, letteralmente presa d’ assalto da centinaia di imbarcazioni da diporto. Il Progetto di utilizzo e fruizione delle Aree demaniali marittime del Comune di Capri è stato redatto dall’ esperta ambientale Floriana Di Stefano: fin da oggi nell’ area saranno posizionati dispositivi di barriera galleggianti.
«È un primo passo – spiega Mazzina – verso l’ Area marina protetta, il cui procedimento istitutivo è nelle mani del ministero dell’ Ambiente: lo stiamo seguendo costantemente, ma non potevamo più aspettare e non torneremo indietro». Come funzionerà l’ Oasi protetta di Marina Piccola lo spiega il sindaco Marino Lembo: «Prevediamo un’ importante delimitazione dell’ accosto selvaggio, attraverso la realizzazione di barriere a mare che partendo dalla Punta Mulo, l’ estremità della baia, continueranno fino alla zona dei Faraglioni». Ovviamente – chiarisce il sindaco – saranno previsti corridoi di accesso per raggiungere gli stabilimenti balneari che si trovano lungo la fascia costiera. Dovranno essere perimetrate anche le zone a rischio caduta massi già indicate dalle ordinanze della Capitaneria di Porto e verranno creati «corridoi di lancio» per poter raggiungere l’ accesso nei campi boa dove potranno ormeggiare i mezzi nautici e anche l’ accesso ai vari moli in concessione, come lo Scoglio delle Sirene e gli stabilimenti balneari limitrofi.
«Questo piano ci consente ora per la prima volta di avere una mappatura concreta dell’ intera isola: un segnale forte e chiaro che il mare e la costa di Capri sono una ricchezza che non può essere lasciata all’ assalto selvaggio di ogni tipo di natante».
IL REGNO DI NETTUNO Dove l’ Oasi protetta esiste da anni, come Ischia e Procida che rientrano nel «Regno di Nettuno», l’ affollamento delle imbarcazioni appare in queste settimane meno impattante per l’ insieme di regole che i diportisti sono tenuti a rispettare. E l’ attenzione può concenrarsi così sugli arrivi delle barche «di peso», panfili e megayacht di miliardari, capitani d’ industria e quel jet set internazionale che da sempre ama l’ esclusività di vacanze all’ insegna delle grandi imbarcazioni di lusso. Al molo nuovamente attrezzato per le grandi imbarcazioni nel porto di Casamicciola, è ormeggiato il Flag di proprietà dello stilista statunitense Tommy Hilfiger, creatore del marchio di moda acquisito dalla Calvin Klein. L’ imbarcazione di lusso, varata nel 2000, è dotata di ben sette suite arredate da Chahan Minassian, allora art director di Ralph Lauren. A distanza di pochi metri troneggia il Lady Brave, 52 metri di lunghezza e superaccessoriato grazie agli interni progettati dalla desigber Laura Sessa Romboli: in mini crociera fra Portocervo e Ischia, lo yacht è uno dei gioiellini di Nina Stevens, la vedova di Patrick Heiniger, storico amministratore delegato del marchio Rolex.
«Ma la lista continua» fa sapere il brooker napoletano Massimo Luise. Fra Casamicciola e Ischia, sono almeno altri dieci i megayacht che hanno deciso di fare base per alcuni giorni sull’ isola verde.
Ci sono, tra gli altri, Atlantico del patron di Moncler Remo Ruffini, e il fascinoso Impromptu, imbarcazione di proprietà di una dinasty di petrolieri americani (prezzo di noleggio a listino, 250mila euro a settimana) amatissimo da Leonardo Di Caprio.
«Abbiamo fatto letteralmente i salti mortali per garantire alla nostra clientela internazionale gli approdi ischitani – racconta Luise – dato che lo storico molo Seventh Heaven, al porto turistico di Lacco Ameno, semidistrutto l’ inverno scorso da una violenta mareggiata non è stato ancora riparato e messo in sicurezza. Abbiamo perciò stretto accordi con i sindaci di Ischia e Casamicciola Terme, in modo da allestire a tempo di record degli approdi organizzati per imbarcazioni di grosse dimensioni. Lo abbiamo fatto ovviamente volendo guardare oltre la pandemia, ed è stata una scommessa vincente: fino a pochi mesi fa non avevamo alcuna certezza circa la ripresa dei flussi vacanzieri di lusso, che invece stanno premiando i nostri sforzi tirando la volata a una vera ripartenza»