Capri.
Frana a Capri un tratto di strada sulla via del mito. La scoperta è stata fatta ieri mattina da due giovani isolani mentre si avventuravano sulla ripida rampa di scale che, partendo dalla piazzetta di Tragara, congiunge l’Arco Naturale, il foro nella roccia considerata una delle più particolari bizzarrie della natura. Un percorso nella bellezza della natura spontanea dell’isola durante il quale si possono ammirare dall’alto i Faraglioni, simbolo dell’isola, e Casa Malaparte. Un tuffo inoltre nella storia antica e moderna dell’isola con la sosta nella grotta di Matermania, l’antro dove gli antichi abitanti dell’isola celebravano i riti in onore del dio Mitra, che ogni giorno viene attraversata anche nella bassa stagione da decine di persone fra cui diversi stranieri. Proprio prima di intraprendere la ripida salita i due giovani hanno notato che gran parte del muretto di cinta della gradinata era crollato, abbattendo una decina di metri del parapetto che delimita la stradina a picco sul mare che chiude il promontorio che dall’Arco Naturale arriva fino a Punta Massullo dove si trova la storica e mitica casa di Curzio Malaparte. Probabilmente la piccola frana che è avvenuta in questi ultimi giorni è dovuta alle abbondanti piogge e alle infiltrazioni d’acqua che hanno provocato lo smottamento di terreno sotto l’antica e caratteristica strada che ha trascinato con sé i muretti di contenimento che fanno da base a quella parte di rampa di scale, attraversata dagli amanti della bellezza e della natura che, da quella zona dell’isola, possono raggiungere facilmente, oltre Villa Malaparte e Punta Massullo, anche i Faraglioni e Tragara. Una delle più belle zone immersa nella vegetazione con panorami mozzafiato, ricca di belvedere naturali dai quali si gode la vista di scorsi di rara bellezza. Uno dei motivi che spinsero lo scrittore Curzio Malaparte a scegliere quell’area dell’isola per costruire la sua villa che chiamò “Casa come me” sullo sperone di roccia di Capo Massullo dove l’ “arcitaliano” scrisse uno dei suoi capolavori, “La Pelle”. La villa è una straordinaria opera architettonica progettata negli anni Trenta da Adalberto Libera, uno dei massimi rappresentanti dell’architettura razionalista italiana. Il crollo di questi giorni segnalato dai due giovani capresi potrebbe privare Capri, proprio all’inizio dell’estate, di una delle sue passeggiate più belle e affascinanti e sicuramente è stato causato, secondo i primi accertamenti, dalle piogge abbondanti ma anche dalla carenza di manutenzione dovuta alla spending review che impone tagli drastici alle casse e ai bilanci comunali. Il sindaco di Capri Ciro Lembo, nell’apprendere la notizia, ha dichiarato la sua impossibilità a intervenire. “Abbiamo dieci milioni nelle casse del Comune – dichiara Lembo – e non possiamo utilizzarli visto i vincoli imposti dal patto di stabilità che ci vieta di spenderli anche per interventi minimi, come l’episodio accaduto in questi giorni”. Infatti, sempre più spesso nelle stradine periferiche e lontano dai centri abitati accadono simili incidenti che avevano già visto crollare lo scorso anno un parapetto lunga la strada di Tuoro, dove si trovano le ville più importante dell’isola. E sempre all’inizio della strada che immette sul Pizzolungo a poche decine di metri dal belvedere di Tragara si verificò nello scorso autunno il crollo di un muro di contenimento di un giardino prospiciente ad un’antica villa.